Reg (UE) 1305/2013. Programma di Sviluppo Rurale Nazionale 2014/2020
Caratterizzazione delle risorse genetiche animali di interesse zootecnico e salvaguardia della biodiversità
Sottomisura: 10.2 - Sostegno per la conservazione, l'uso e lo sviluppo sostenibili delle risorse genetiche in agricoltura
PROGETTO "DUAL BREEDING FASE 2" – I bovini a duplice attitudine: come produrre nel rispetto dell’ambiente e degli animali
Il progetto Dual Breeding fase 2 è la prosecuzione dell’attività avviata nel periodo 2017-2020, pertanto persegue gli obiettivi già individuati di salvaguardia della biodiversità delle razze a duplice attitudine gestite da ANABoRaRe – Reggiana, Modenese/Bianca Valpadana, Varzese/Ottonese/Tortonese e Garfagnina – mediante l’approfondimento della conoscenza dei caratteri fenotipici e genetici degli animali, con finalità di conservazione e valorizzazione.
La caratterizzazione del patrimonio bovino di queste razze è importante perché consente di porre in essere azioni mirate per mantenere la variabilità genetica e quindi limitare la consanguineità, ed anche per guidare la selezione nella direzione del miglioramento della resistenza alle malattie e del benessere animale, della fertilità e della riduzione dell’impatto sull’ambiente.
Per la Razza Reggiana, in particolare, il cui Programma genetico è improntato al miglioramento genetico attraverso la selezione di razza, le principali azioni su cui è incentrato il progetto mirano:
- ad ottenere una caratterizzazione fenotipica degli animali mediante la rilevazione di nuovi parametri fenotipici di tipo morfologico, produttivo, connessi al benessere ed alla resistenza alle malattie, alla longevità e rusticità ed al superamento dei difetti;
- ad ottenere una descrizione e una gestione della variabilità genetica mediante il calcolo e la stima di nuovi parametri genetici e genomici e la completa caratterizzazione genomica della razza, per una migliore gestione degli accoppiamenti e il controllo della consanguineità;
- alla gestione ottimale delle risorse genetiche della razza mediante l’organizzazione e la raccolta di nuove informazioni e l’utilizzo di nuovi strumenti come la costituzione della banca di germoplasma, della banca di materiale biologico, la predisposizione di prove di accrescimento in stazione di controllo e l’implementazione del database per accogliere in modo appropriato le informazioni e i dati prodotti sui bovini della razza;
- alla piena valorizzazione dell’unicità genetica della razza collegandola in modo univoco alla produzione del formaggio Parmigiano Reggiano delle Vacche Rosse mediante un sistema di autenticazione genetica;
- a promuovere iniziative di formazione e divulgazione delle innovazioni e dei risultati derivati dal progetto.
Obiettivi ed azioni calibrate quindi sulla condizione della singola razza, ma ritenute strategiche per la salvaguardia di tutte le razze coinvolte, a fronte delle quali è stato riconosciuto un contributo FEASR – Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale: l’Europa investe nelle zone rurali – di 1.279.726,15 euro pari al 90% della spesa ammessa stabilita in 1.421.917,94 euro, per la durata prevista di 30 mesi di attività.
(Visita il sito del progetto http://dualbreeding.com/it/)
1° STEP
Il 1° step del progetto Dual Breeding - Fase 2 è stato avviato a partire dal 1° gennaio 2021 in continuità con il precedente e si è concluso il 30 giugno 2021, come previsto dalla nuova programmazione, in base alla quale il progetto si articola in step della durata di 6 mesi.
L’impostazione di fondo del progetto non è cambiata: l’abbinamento della caratterizzazione fenotipica con la genomica rappresenta l’elemento principale, anche se nella seconda fase sono state introdotte alcune novità. Una prima novità è costituita dal recupero di informazioni genomiche sulla Beta Caseina che riveste interesse per gli effetti della composizione allelica sulla qualità del latte delle Reggiane. Al fine poi di ottenere dati di maggiore profondità ed a più ampio spettro dal genoma della Razza Reggiana, utili a predisporre le informazioni genomiche per le valutazioni di fattibilità della selezione genomica della razza, si è optato per analizzare un campione di animali con un pannello 800k ad alta densità. Il progetto Dual Breeding continua poi a raccogliere elementi connessi alle nuove finalità della selezione bovina: il benessere animale, il miglioramento della fertilità, l’impatto dell’attività di allevamento sull’ambiente, la resistenza genetica alle malattie.
Per la razza Reggiana durante il 1° step progettuale la caratterizzazione fenotipica ha interessato 100 bovine, mentre la caratterizzazione genetica con pannello 150k ha riguardato 191 bovine reggiane, rispettando i target previsti. Sono state inoltre raccolte informazioni genomiche sulla Beta Caseina per 200 bovine di razza Reggiana, mentre la genotipizzazione con pannello ad alta densità 800k ha interessato 96 animali di razza Reggiana.
Tale lavoro è stato accompagnato da una idonea attività di preparazione degli ambienti atti ad ospitare i nuovi dati e di gestione con la verifica della banca dati esistente, l’ampliamento e l’adeguamento del programma del Libro Genealogico destinato ad accogliere le nuove rilevazioni, le verifiche di parentela, l’analisi della congruenza dei dati presenti e della loro relazione con quelli oggetto di rilevazione nell’ambito del progetto.
Il lavoro effettuato sui bovini maschi con l’invio presso la Stazione di controllo di Fiume Veneto per l’esecuzione dei test previsti dal progetto ed al Centro tori di Moruzzo ha portato all’individuazione di 5 giovani riproduttori che sono quindi stati avviati e che, se ritenuti idonei, produrranno seme nel 2023. Allo stesso tempo, un soggetto adulto di razza Reggiana (Libero) è stato inviato al Centro Tori di Intermizoo a Caorle (VE) e avviato alla produzione di dosi di seme destinate alla Riserva Genetica.
Sono stati rielaborati gli indici genetici Cellule Somatiche sulle anagrafiche aggiornate della razza Reggiana e sono stati definiti degli accoppiamenti ottimizzati per la razza Reggiana, considerando la popolazione vivente femminile e in età riproduttiva (costituita da 3232 femmine) e 13 tori miglioratori.
Si è iniziato a confrontare i dati di inbreeding da pedigree con quelli derivanti dall’analisi genomica ed è stata rilevata l’eterozigosità su un campione di bovini analizzati. La ricerca del gene MC1R ha consentito di verificare la frequenza del genotipo omozigote recessivo che si è dimostrata in linea con i risultati ottenuti nel primo progetto.
Allevatori e tecnici sono stati coinvolti in iniziative di formazione e divulgazione. Nelle date del 10/05/2021 e 12/05/2021 si è svolto il corso di formazione per allevatori e tecnici con oggetto “la caratterizzazione fenotipica degli animali di razza Reggiana”. Dopo una prima esercitazione pratica in allevamento si è svolta una seconda parte teorica in modalità “videoconferenza” durante la quale il prof. Luca Fontanesi dell’Università di Bologna, consulente scientifico del progetto, ha presentato la scheda fenotipica e le modalità di raccolta e trattamento dei dati.


In data 24 Giugno 2021 con la collaborazione del prof. Luca Fontanesi dell’Università di Bologna, consulente scientifico del progetto, si è svolto presso la sede di ANABoRaRe un incontro di disseminazione per allevatori e tecnici durante il quale sono state presentate le attività del progetto Dual Breeding 2 in corso e le possibili ricadute del progetto per gli allevatori di Razza Reggiana.
2° STEP
Nel 2° step del progetto Dual Breeding fase 2 (luglio 2021 - dicembre 2021) sono stati raccolti i fenotipi di ulteriori 200 animali di razza Reggiana e 17 di razza Modenese, per i quali sono state elaborate statistiche riassuntive considerando i valori sia in termini quantitativi che qualitativi.
La caratterizzazione genetica con il chip GGP HD GENESEEK 150K è proseguita grazie alla raccolta di ulteriori 381 campioni di razza Reggiana e 84 campioni di Razza Modenese le cui analisi sono andate a buon fine.
È proseguito il lavoro di adeguamento e aggiornamento del programma informatico in cui sono stati inseriti i dati fenotipici raccolti, così come l’analisi della congruenza dei dati presenti e della loro relazione con quelli oggetto di rilevazione nell’ambito del progetto.
Si è provveduto alla verifica della genealogia di 4000 bovini di razza Modenese, controllando le matricole del soggetto, del padre e della madre.
Nel corso del secondo step si è proceduto al calcolo di un nuovo indice genetico inerente la Longevità e applicato all’anagrafica aggiornata della razza Reggiana. I nuovi indici sono stati pubblicati sul sito web di ANABoRaRe nell’area dedicata alla consultazione da parte degli allevatori e la relazione sull’attività effettuata è stata anch’essa qui pubblicata.
Il calcolo effettuato ha permesso di verificare in modo oggettivo l’importante longevità che caratterizza la razza Reggiana che si attesta su una media pari a 6,8 anni evidenziando una differenza significativa rispetto ad altre razze bovine a maggiore diffusione.
Nel secondo step sono stati calcolati piani di accoppiamento per la razza Modenese/Bianca Valpadana, che hanno interessato 963 femmine viventi ed in età riproduttiva e 11 tori miglioratori, e per la razza Varzese/Ottonese/Tortonese, che hanno interessato 650 femmine viventi ed in età riproduttiva e 11 tori miglioratori.
Per ciascuna femmina sono stati proposti i 3 migliori accoppiamenti ottimizzati con altrettanti tori.
Nel corso di questo secondo step sono state approfondite in particolare due difetti genetici su 100 campioni di razza Reggiana: l’analisi del genotipo CVM è stata finalizzata ad identificare i soggetti portatori del difetto genetico CVM (Complex Vertebral Malformation) che comporta la nascita di vitelli prematuri con colonna vertebrale deviata nel tratto cervicale e toracico, artogrifosi, difetti alle articolazioni nella parte distale di tutti quattro gli arti, difetti cardiaci e difetti alla regione addominale. Nessuno dei 100 soggetti di razza Reggiana analizzati è risultato portatore del difetto.
L’analisi del genotipo Brachyspina, è stata finalizzata ad identificare i soggetti portatori del difetto genetico Brachyspina, che comporta malformazioni caratterizzate dalla nascita, a termine, di vitelli morti, che presentano uno sviluppo scheletrico anomalo, sia dal punto di vista della crescita che della proporzione di differenti parti anatomiche. Nessuno dei 100 soggetti di razza Reggiana analizzati è risultato portatore del difetto.
Sono state prodotte e stoccate nella riserva genetica 500 dosi di seme di 5 nuovi riproduttori selezionati di Razza Reggiana, di cui 100 presso il Centro Tori Intermizoo di Caorle (VE) e 400 presso il Centro tori di Moruzzo (UD).
Nella foto il toro Giandloun
È stata elaborata e divulgata sul sito web ANABoRaRe una pubblicazione dei risultati sulle analisi genetiche e genomiche registrate finora per le razze Reggiana, Modenese e Varzese.
Abbiamo inoltre pubblicato un opuscolo sui primi risultati del progetto Dual Breeding 2 ed in particolare sul ruolo della genomica nella conservazione della razza reggiana.
Per quanto concerne le azioni di disseminazione e divulgazione dei risultati del progetto si segnalano la partecipazione al convegno scientifico in occasione di ASPA 2021 a Padova dal 21 al 24 settembre 2021; la partecipazione alla fiera di Cremona con esposizione in mostra di due capi di razza Reggiana dal 28 al 30 Ottobre 2021; la partecipazione alla fiera 230ª di Codogno (16/17 Novembre 2021) con esposizione di animali di razza Varzese e presentazione del progetto Dual Breeding in occasione dell’evento scientifico-divulgativo del 17 novembre 2021.
Sono stati infine prodotti e pubblicati sul sito web 3 video inerenti alla razza Reggiana e il progetto Dual Breeding fase 2 insieme ad una pubblicazione relativa all’analisi delle Beta caseine nella razza Reggiana.
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Documenti
3° STEP
Nel 3° step del progetto Dual Breeding fase 2 (gennaio 2022 - giugno 2022) la caratterizzazione fenotipica ha interessato 200 animali di razza Reggiana e 67 di razza Modenese/Bianca Valpadana. Di questi animali sono inoltre state elaborate statistiche riassuntive contenenti importanti informazioni sui fenotipi in termini quantitativi di media, deviazione standard, mediana, valore minimo e massimo, ed una codificazione in classi per i caratteri qualitativi.
La caratterizzazione genetica, effettuata con il chip GGP HD GENESEEK 150K , ha riguardato nel 3° step la raccolta di ulteriori 382 campioni di razza Reggiana e 96 campioni di Razza Modenese: è stato poi effettuato il controllo della qualità e delle caratteristiche dei dati genomici raccolti, che permette di scartare i dati degli animali in cui la genotipizzazione risulta di scarsa qualità.
Si è inoltre proceduto ad elaborare e pubblicare sul sito un’analisi genetica sui caratteri morfologici lineari nella razza Reggiana, nella quale sono state studiate le ereditabilità di caratteri morfologici lineari rilevati nella razza Reggiana ai fini della possibile produzione di indici genetici.
È stata effettuata la verifica delle informazioni genomiche utili/non utili per i Piani di accoppiamento su 372 bovini di Razza Reggiana ad esito della quale sono stati considerati utili ai fini dei piani di accoppiamento i bovini con bassi parametri di consanguineità genomica.
Nell’arco del terzo step sono stati calcolati 3702 piani di accoppiamento per la razza Reggiana, proponendo i 3 migliori accoppiamenti ottimizzati di ciascuna bovina con altrettanti tori.
È proseguito il monitoraggio del fattore rosso nella razza Reggiana. Il parametro per il monitoraggio del colore rosso nella razza Reggiana è la frequenza del genotipo omozigote recessivo per il gene MC1R. Lo step 3 ha contribuito a fornire dati per ulteriori 372 bovini.
Nell’ambito dell’attività di ricerca della presenza nella razza reggiana di individui portatori di difetti genetici si è proceduto nel terzo step ad analizzare ulteriori 100 soggetti di razza Reggiana per identificare portatori del difetto CVM (Complex Vertebral Malformation) che comporta la nascita di vitelli prematuri con colonna vertebrale deviata nel tratto cervicale e toracico, artrogrifosi, difetti alle articolazioni nella parte distale di tutti quattro gli arti, difetti cardiaci e difetti alla regione addominale.
La medesima verifica è stata compiuta al fine di identificare portatori del difetto Brachispina che comporta malformazioni caratterizzate dalla nascita, a termine, di vitelli morti, che presentano uno sviluppo scheletrico anomalo, sia dal punto di vista della crescita che della proporzione di differenti parti anatomiche.
Nessuno dei 100 soggetti analizzati è risultato portatore di tali difetti genetici.
L’attività svolta ha consentito di stoccare un’aliquota di sangue e di DNA ricavate dai campioni biologici prelevati su 382 bovini di razza Reggiana e su 96 bovini di razza Modenese, che è andata ad arricchire la Banca genetica dell’associazione.
Sul fronte della produzione di seme nel corso del 3° step sono state prodotte e stoccate presso il Centro tori di Moruzzo (UD) 450 dosi di seme di 3 nuovi riproduttori selezionati di Razza Reggiana: Robin, Scamarcio e Ziloch.
Nella foto il toro Ziloch
Con riferimento alle azioni di informazione e disseminazione nel corso del 3° step si segnalano:
• la partecipazione alla Fieragricola di Verona a marzo 2022 in collaborazione con le altre associazioni delle razze a duplice attitudine, con l’esposizione di capi di razza Reggiana.
• la presentazione proposta nell’ambito del workshop organizzato dal MIPAAF in occasione di CIBUS 2022 a Parma nel maggio 2022 e la partecipazione al webinar scientifico organizzato dallo stesso Ministero a fine giugno.
Gli incontri pubblici hanno consentito di far conoscere le razze oggetto del progetto Dual Breeding, importanti presidi di biodiversità, e di presentare i risultati via via conseguiti grazie all’attività svolta.
Cibus 2022


Fieragricola Verona 2022


Documenti
4° STEP
La biodiversità in pillole
La genomica non mente
Modenese e Varzese: razze da proteggere
Spazio ai giovani