ASSOCIAZIONE NAZIONALE ALLEVATORI BOVINI DI RAZZA REGGIANA
DISCIPLINARE DELLE NORME TECNICHE
Capitolo 1
CARATTERISTICHE MORFOLOGICHE DELLA RAZZA REGGIANA
Art.1
VACCHE
1) Mantello: fromentino uniforme, variante fra il fromentino carico ed il fromentino chiaro, più o meno attenuato alle parti interne ed inferiori degli arti, al contorno degli occhi, attorno al musello ed alla faccia interna della coda, senza macchie di qualunque grandezza in qualunque parte del corpo. Ciuffo del sincipite, peli all’interno del margine del padiglione dell’orecchio, ciglia, crini della coda, sono dello stesso colore del mantello. Rosei sono: musello, epiteli, palato, lingua e superficie interna delle guance, cute perianale e perivulvare. Sono tollerate sfumature tendenti al colore ardesia. Cute delle mammelle e capezzoli, senza macchie.
2) Pelle: di medio spessore, elastica, ben sollevabile, pelo fine, liscio e lucente.
3) Statura-Taglia: Statura superiore alla media della specie con tronco lungo, solido impianto scheletrico e masse muscolari ben sviluppate ma non arrotondate. Taglia medio-grande.
Le misure indicative dell’altezza al garrese per le femmine sono:
cm. 130 per soggetti dell’età di 24 mesi;
cm. 135 per soggetti dell’età di 36 mesi
4) Testa: sempre molto distinta e piuttosto lunga, fronte sufficientemente spaziosa e lievemente concava, sincipite con profilo ad Emme molto schiacciato; profilo fronto nasale rettilineo e non turbato dalle arcate sopra orbitarie leggermente sopraelevate rispetto al piano della fronte; occhi grandi, con rima palpebrale sempre “adagiata”, sguardo mite nella vacca; orecchie abbastanza grandi, portate orizzontalmente, munite internamente di abbondante pelame; narici o fosse nasali rettilinee; musello ampio con labbra pronunciate; mascelle robuste ma non grossolane;
corna a sezione leggermente ellittica, dirette prima in fuori, poi leggermente in avanti e quindi in alto, di media grossezza e lunghezza, di colore giallo con la punta scura o rosso intenso. E’ ammessa la decornazione nel rispetto delle normative vigenti.
5) Anteriore: collo ben unito al garrese, spalla e testa, di media lunghezza; garrese piuttosto ampio, non appuntito, spalle ben conformate mediamente muscolose; petto e torace mediamente largo, ma lungo e profondo, raramente cinghiato, di altezza superiore alla metà della statura; arti robusti, ma non grossolani, ginocchio largo, garretto largo forte e asciutto, pastoie corte e robuste; piedi ben sviluppati, robusti, corno degli unghioni di colore rosso scuro o nero, a volte striato di nero, dotato di particolare durezza, raramente si verifica rilasciamento dei legamenti interungueali.
6)Linea dorsale: rettilinea o leggermente avallata, lombi mediamente larghi e con attacco alla regione sacrale mediamente robusto;
7) Groppa: trapezoidale, abbastanza larga alle articolazioni coxo-femorali, più’ o meno inclinata indietro e leggermente spiovente lateralmente, anche sporgenti, cresta sacrale alquanto rilevata; attacco coda, sempre alto; coda di fusto grossolano all’attacco, fornita di abbondante nappa a crini di colore biondo o rosso.
8) Arti posteriori: cosce con muscolatura mai abbondante o troppo chiuse posteriormente; garretti asciutti, larghi e forti, stinchi solidi ma non grossolani, spesso l’arto posteriore risulta leggermente falciato; pastoie e piedi come gli anteriori.
9) Mammella: di forma e sviluppo normale con quarti posteriori generalmente ben sviluppati spesso rimontanti lungo il perineo abbastanza largo e fornito di duplicature di pelle; vene ben sviluppate, cute fine e raramente molto pelosa, capezzoli a volte abbondanti per lunghezza e spessore.
TORI
Nei tori adulti il mantello è di colore più carico nel treno anteriore specie in corrispondenza del collo e delle spalle, occhio vivace e fiero, le corna sono più grosse e meno incurvate che nella vacca; collo con linea cervicale dalla testa al garrese piuttosto convessa, peli del pisciolare dello stesso colore del mantello, cute dello scroto senza macchie, testicoli molto pronunciati e ben penduli, frequenti i capezzoli rudimentali.
Le misure indicative per i maschi sono:
cm 128 per soggetti dell’età di 12 mesi
cm 142 per soggetti dell’età di 24 mesi
Capitolo 2
REQUISITI PER L’ACCESSO ALLE CLASSI del LIBRO GENEALOGICO
Art.2 Requisiti minimi per l’individuazione della sottoclasse Madri Selezionate
All’interno della classe “femmine in selezione” possono essere qualificate come “Madri Selezionate” le bovine che soddisfano i seguenti requisiti:
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Avere una valutazione genetica ufficiale sui propri dati produttivi.
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Essere valutata morfologicamente.
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Essere omozigote per l’allele “e” del gene MC1R.
-
La qualifica di Madre Selezionata è temporanea e può essere revocata in caso di diminuzione del valore genetico o per l’accertata condizione di portatrice di caratteri genetici indesiderati.
Art.3 Requisiti minimi per l’iscrizione alla classe Maschi in Selezione
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-
Avere una valutazione genetica ufficiale sui propri dati produttivi.
-
Essere valutato morfologicamente.
-
Essere omozigote per l’allele “e” del gene MC1R.
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Art.4 Requisiti minimi per l’iscrizione alla Sezione supplementare transitoria
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Avere un punteggio morfologico di almeno 70 punti.
-
Essere omozigote per l’allele “e” del gene MC1R.
-
Capitolo 3
ACCERTAMENTI PER l’ISCRIZIONE Al LIBRO GENEALOGICO
Art.5 Accertamento degli ascendenti
L’accertamento degli ascendenti è effettuato con le seguenti metodologie:
-
-
analisi del DNA con panel di microsatelliti
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analisi del DNA con panel di SNP
-
Art.6 Accertamento del genotipo al locus MC1R
L’accertamento del genotipo al locus MC1R è effettuato mediante il test del DNA.
Il test è obbligatorio per tutti i soggetti iscritti alla classe Base della sezione principale, nati da uno o da ambedue i genitori non genotipizzati per questo locus. I soggetti eterozigoti portatori di alleli diversi da “e” recessivo sono esclusi dal programma genetico.
Il test è obbligatorio anche per i soggetti per i quali è richiesta l’iscrizione alla sezione supplementare transitoria. I soggetti eterozigoti non possono essere iscritti al Libro genealogico.
Art.7 Accertamento delle varianti genetiche della K caseina
L’accertamento delle varianti è fatto con il metodo Test di discriminazione allelica con sonde taqman in real time, oppure mediante analisi del DNA con panel di SNP o con altro metodo più efficace che dovesse essere introdotto.
b>Capitolo 4
VALUTAZIONI MORFOLOGICHE
Art. 8
La valutazione morfologica viene effettuata esclusivamente dagli esperti di razza. I criteri e le metodologie di valutazione devono essere approvati dalla CTC.
La valutazione morfologica comprende:
-
la punteggiatura che esprime il grado di perfezione di ogni singolo animale rispetto al modello ideale.
-
la descrizione lineare, che quantifica numericamente la valutazione morfologica di ogni carattere considerato, utilizzando una scala lineare di valori che va da uno a cinquanta. Con questi valori ogni parte presa in considerazione viene misurata da un estremo biologico all’altro. Alcune volte l’ottimale si trova in corrispondenza del valore intermedio degli estremi biologici, mentre per gli altri è rappresentato dall’estremo superiore. Nell’assegnare i valori lineari ai vari caratteri non si tiene in considerazione l’età dell’animale.
La punteggiatura si esprime per le vacche oltre i 20 mesi di età e per i tori oltre i 12 mesi, con punti da 70 a 100, corrispondenti alle qualifiche di seguito riportate:
-
da 90 a 100 punti (ottimo);
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da 85 a 89 punti (molto buono);
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da 80 a 84 punti (buono più);
-
da 75 a 79 punti (buono);
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da 70 a 74 punti (sufficiente);
-
meno di 70 punti (insufficiente).
Ai tori di età inferiore ai 20 mesi non può essere attribuita la qualifica ottimo.
Non sono iscritti alla classe Femmine in selezione i soggetti che riportano meno di 70 punti complessivi
La valutazione delle vacche e dei tori viene effettuata mediante schede approvate dalla Commissione tecnica centrale.
Capitolo 5
CORPO DEGLI ESPERTI
Art 9 Compiti degli esperti di razza
L’Associazione Nazionale Allevatori Bovini di Razza Reggiana, in osservanza di quanto stabilito all’art.6 del Disciplinare del Libro Genealogico della Razza, istituisce il “Corpo degli Esperti della Razza Reggiana” ai quali affida le operazioni e gli incarichi di seguito indicati:
- la valutazione morfologica dei riproduttori;
- la valutazione morfologica degli animali presentati nelle Mostre e nei concorsi ufficialmente riconosciuti;
- eventuali incarichi di assistenza tecnica agli allevamenti.
Art. 10 Ammissione al corpo degli esperti
Al corpo degli esperti il Comitato Direttivo dell’Associazione Nazionale Allevatori Bovini di Razza Reggiana ammette tecnici ed allevatori che abbiano acquisito specifica preparazione attraverso la partecipazione a corsi di formazione e specializzazione organizzati dalla Associazione stessa e che abbiano superato un esame teorico e pratico di idoneità nel rispetto delle norme fissate dal presente Disciplinare.
Per gli esperti utilizzati dall’Associazione Nazionale Allevatori Bovini di Razza Reggiana negli anni precedenti la data di approvazione del presente Disciplinare, si può prescindere dall’esigenza della partecipazione ai corsi anzidetti e dall’esame di idoneità.
L’attività degli esperti è coordinata dal Responsabile dell’Ufficio Centrale del Libro Genealogico.
Art. 11 Requisiti per l’ammissione al corpo degli esperti
Possono richiedere l’iscrizione all’elenco degli esperti i candidati in possesso dei seguenti requisiti:
-
essere di fatto o essere stato allevatore di bovini di razza Reggiana, o tecnico che svolge la sua attività nel settore zootecnico;
-
non svolgere attività professionale in contrasto con le funzioni esplicate dagli iscritti all’elenco degli esperti.
Le domande per la partecipazione ad un corso di formazione per esperti dovranno essere indirizzate all’Associazione Nazionale Allevatori Bovini di Razza Reggiana, corredate della seguente documentazione:
-
Certificato di nascita in carta semplice;
-
Curriculum riguardante l’attività svolta dal candidato nel settore zootecnico;
-
Dichiarazione di disponibilità a rispondere alle chiamate da parte dell’Associazione Nazionale Allevatori Bovini di Razza Reggiana per la valutazione degli animali.
Art. 12 Esame per l’ammissione al corpo degli esperti
L’esame teorico per gli esperti di razza verterà sui seguenti argomenti:
-
normative attinenti il Programma genetico;
-
elementi di anatomia e zoognostica;
-
principi di miglioramento genetico animale e schemi di selezione.
La commissione d’esame è costituita dal responsabile dell’Ufficio Centrale, dal Presidente della C.T.C, dal rappresentante del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali e dal Presidente dell’Associazione Nazionale Allevatori Bovini di Razza Reggiana, o da persone da essi delegate.
Art.13 Doveri degli esperti
Gli esperti devono svolgere la loro funzione in maniera ineccepibile, sia per quanto concerne le valutazioni, che per quanto riguarda il loro comportamento. In particolare, non dovranno in alcun modo sollecitare inviti a svolgere la loro funzione di esperto; non potranno giudicare in manifestazioni non riconosciute dal Libro Genealogico senza l’assenso dell’Associazione Nazionale Allevatori Bovini di Razza Reggiana.
L’esperto è tenuto a partecipare agli incontri di aggiornamento organizzati dall’Associazione Nazionale Allevatori Bovini di Razza Reggiana.
L’esperto non deve in alcun modo occuparsi di interessi privati durante lo svolgimento degli incarichi affidatigli dall’Associazione Nazionale Allevatori Bovini di Razza Reggiana.
Art.14 Sanzioni disciplinari
L’inosservanza dei doveri di cui al precedente articolo 12 e la reiterata assenza ingiustificata dalle convocazioni comporta l’applicazione delle seguenti sanzioni disciplinari:
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ammonimento verbale;
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ammonimento scritto;
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sospensione temporanea dagli incarichi;
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radiazione dall’elenco degli esperti.
L’ammonimento verbale e quello scritto vengono inflitti dal Responsabile dell’Ufficio Centrale Programma genetico per mancanze di moderata entità.
In casi più gravi il Comitato Direttivo dell’Associazione Nazionale Allevatori Bovini di Razza Reggiana provvede alla sospensione temporanea dagli incarichi o alla radiazione dall’elenco ufficiale degli esperti.
Capitolo 6
MOSTRE E CONCORSI
Art. 15 Ente organizzatore
L’Associazione Nazionale organizza mostre riservate ai bovini di razza Reggiana iscritti al Libro Genealogico Nazionale con l’assistenza e il controllo dell’Ufficio Centrale del Programma genetico.
Art. 16 Partecipazione
Le domande di partecipazione, redatte negli appositi moduli e accompagnate dalla quota per capo, stabilita dal Comitato Direttivo, devono pervenire all’Associazione Nazionale entro e non oltre i termini stabiliti. Con la presentazione della domanda di partecipazione, l’allevatore iscritto al Programma genetico accetta senza riserve il regolamento della mostra e tutte le disposizioni e norme vigenti.
Art.17. Partecipazione degli animali
Tutti i soggetti devono essere scortati dai certificati prescritti dal Servizio Sanitario competente.
Per la partecipazione è obbligatorio l’anello di contenzione o altri mezzi di contenzione, stabiliti dall’ente organizzatore, per garantire l’incolumità dei visitatori, del personale e degli animali.
Art. 18 Identificazione degli animali
I soggetti vengono identificati con un numero di catalogo applicato alla groppa. L’identificazione e la numerazione è effettuata dal personale incaricato dall’Ufficio Centrale.
Art.19 Definizione delle categorie e catalogo
Tutti i soggetti vengono suddivisi in sezioni e categorie ed elencati nel catalogo in ordine di età.
Il catalogo riporta per ogni soggetto la data di nascita, la genealogia e i dati produttivi di almeno una lattazione.
I soggetti vengono suddivisi nelle seguenti Sezioni e Categorie: Sezione I MASCHI
1a categoria: tori da 10 a 18 mesi;
2a categoria: tori oltre i 18 mesi; Sezione II FEMMINE
1a categoria: manzette e manze da 10 a 18 mesi;
2a categoria: manze da 18 a 28 mesi;
3a categoria: vacche di primo parto in lattazione fino a 36 mesi; 4a categoria: vacche fino a cinque anni in lattazione;
5a categoria: vacche oltre i cinque anni in lattazione; 6a categoria: vacche in asciutta
Art.20 Valutazione e classificazione
La valutazione dei soggetti è affidata ad un Giudice unico designato dall’Ufficio Centrale del Programma genetico tra gli Esperti di Razza. Il Giudice ha l’obbligo di motivare con semplicità e proprietà i giudizi emessi. Il giudizio è inappellabile.
In base alla valutazione morfologica gli animali di ciascuna categoria vengono classificati in ordine di merito. Il Giudice assegna inoltre i distintivi di merito predisposti, con gli animali premiati presenti nel recinto di valutazione.
Il primo e il secondo classificato di ogni categoria possono essere proclamati campione e campione di riserva qualora siano presentati alla valutazione non meno di cinque soggetti. Il Giudice ha comunque facoltà di non attribuire in una o più categorie la qualifica di campione e/o campione di riserva. Fra i soggetti primi e secondi classificati di ogni categoria delle sezioni MASCHI e FEMMINE, viene scelto il campione e il campione di riserva della mostra.
Verrà assegnato inoltre il premio per la migliore mammella da attribuire ad un soggetto presente nelle categorie Vacche in lattazione.